I KPI (Key Performance Indicators) sono indicatori chiave di performance necessari per misurare lo stato di avanzamento di obiettivi fissati in precedenza e consentono di valutare le prestazioni di un’organizzazione.
I risultati economico-finanziari evidenziati nel bilancio scaturiscono e sono diretta conseguenza delle azioni quotidiane compiute in azienda. Ad esempio se si vuole è necessario attivarsi con delle azioni concrete, ad esempio suonare dei campanelli. Se ogni 5 campanelli suonati si vende un’aspirapolvere questo significa che per vendere 100 aspirapolveri dovrò suonare 500 campanelli. Il KPI in questo caso è il numero di campanelli suonati.
La conseguenza dell’azione del suonare i campanelli è il ricavo economico presente nel bilancio che quindi non dipende da un colpo di fortuna o sfortuna ma è esattamente la conseguenza di un’azione. Il controllo non va applicato ai numeri di bilancio ma ai KPI.
Il loro obiettivo è fornire informazioni chiare e misurabili sulla performance dell’azienda che possano consentire all’amministratore di prendere decisioni consapevoli per un tempestivo miglioramento dell’attività e raggiungere gli obiettivi prefissati.
I KPI cambiano a seconda del contesto e del settore di attività e possono essere sia qualitativi che quantitativi. Riguardano diverse aree come le vendite, il marketing, la produttività, la qualità, il servizio clienti, la gestione delle risorse umane e così via.
Vengono utilizzati anche per monitorare il progresso nel tempo e per confrontare i risultati con i benchmark o gli standard di settore.
Una corretta definizione e misurazione dei KPI è fondamentale per l’azienda per poter prendere decisioni basate sui dati e per guidarla verso il miglioramento continuo delle prestazioni. E’ da aggiungere anche che
Per un’azienda è importante selezionare i KPI più rilevanti in base alla propria attività e allineati con gli obiettivi strategici.
Esistono comunque KPI comuni a molte aziende, come ad esempio:
- Margine di profitto (lordo o netto)
- Clienti acquisiti o tassi di retention
- Costo di acquisizione del cliente
- Tasso di conversione
- Produttività dei dipendenti
- numero azioni per vendere
A differenza dei KPI quantitativi, quelli qualitativi si concentrano su misurazioni legate alla qualità delle prestazioni aziendali come:
- la soddisfazione del cliente: misura la loro percezione e la soddisfazione rispetto al prodotto, al servizio o all’esperienza complessiva offerta dall’azienda.
- la qualità del prodotto: valuta la conformità del prodotto o del servizio rispetto agli standard di qualità predefiniti
- la reputazione del marchio: misura la reputazione e l’immagine tra clienti, partner commerciali o il pubblico in generale. il coinvolgimento dei dipendenti: valuta il coinvolgimento, la motivazione e la soddisfazione attraverso sondaggi, feedback o valutazioni.
- l’innovazione e la capacità dell’azienda di generare nuove idee, soluzioni o prodotti innovativi.
- la responsabilità sociale e l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale o l’impatto sociale positivo.
- la formazione: elemento cruciale per lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze del personale. Misura le competenze acquisite, la loro applicazione in ambito professionale e l’impatto sulle prestazioni aziendali
- l’ affidabilità dell’area approvvigionamento: può avere un impatto significativo sulla redditività, sull’efficienza operativa e sulla soddisfazione del cliente. rispettare i tempi di consegna, la precisione degli ordini, la corretta gestione dei fornitori,
- la qualità delle riscossioni (affidabilità area amministrazione):per misurare l’efficacia del processo di riscossione dei pagamenti da parte dei clienti o dei debitori. monitoraggio della qualità di questo processo può aiutare a valutare l’efficienza, l’efficacia e la gestione del rischio finanziario.
- l’aumento e fidelizzazione parco clienti: un solido portafoglio di clienti fedeli è fondamentale per la crescita e il successo a lungo termine. Diverse sono le strategie che si possono applicare come offrire una customer experience eccellente, creare programmi fedeltà e un sistema a premi, raccogliere feedback e ascoltare i loro suggerimenti o aprirsi a nuovi segmenti di mercato, il miglioramento continuo
Ovviamente questi sono solo alcuni esempi di KPI, ma è importante personalizzare gli indicatori in base alle esigenze specifiche dell’azienda e all’obiettivo che si intende misurare, così come stabilire criteri di misurazione chiari e oggettivi per garantire una valutazione accurata delle prestazioni qualitative.
E’ fondamentale inoltre mettere in evidenza che la lettera c, comma 3, art. 3 della Riforma della Crisi ha introdotto i kpi qualitativi come dati obbligatori per poter rilevare un eventuale stato di crisi dell’impresa
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E tu come misuri i KPI della tua impresa?